TDV 2023: Spinaceto e la creazione dei tracciati

Sabato 4 marzo 2023 è andato in onda il terzo dei quattro appuntamenti con Il Trofeo delle Ville 2023. Dopo la Notturna a Maccarese e la mass start di Villa Pamphili Ovest, stavolta gli orientisti si sono cimentati con le aree verdi ed urbane di Spinaceto, in attesa del gran finale nella consueta location di Villa Ada.

Dopo una settimana di tempo piovoso o, nel migliore dei casi, incerto (“grigio come un film polacco”, avrebbe declamato il compianto Sandro Ciotti), il giorno della gara ha regalato a tutti una splendida giornata di sole, con clima simil-primaverile.

La partecipazione è stata massiccia: 28 contendenti per il percorso Nero, ben 32 per il percorso Rosso e un’altra quindicina abbondante tra percorso Bianco, Esordienti e Scuole, oltre ad una nutrita schiera di “fantasmi”, che si sono dilettati lungo i vari tracciati.

Niente gara per il sottoscritto, impegnato stavolta nel ruolo di controllore e coinvolto insieme al tracciatore, Stefano Olivetti, nel compito di disegnare sulla mappa, per i tre livelli di difficoltà, sequenze e traiettorie la cui genesi merita un racconto particolareggiato.

Intrapreso l’impegno con entusiasmo e meticolosità poco più di un mese fa, avevamo proseguito con una serie di sopralluoghi sul posto alla ricerca di soluzioni e di punti interessanti per piazzarvi delle lanterne, modificando la carta per aggiungere sentieri mancanti, aree cani sorte dal nulla o per spianare tratti di vegetazione interessate da potatura massiva da parte del Servizio Giardini.

Decisamente soddisfatti per il lavoro svolto, due settimane prima del via ci eravamo tranquillamente recati un’ultima volta in loco per verificare i punti, prima della fiocchettatura, scoprendo, tuttavia, con sgomento che alcuni piloni della linea elettrica erano stati rimossi ed altre zone verdi sfalciate a fondo! Il prode tracciatore si è dovuto rimettere così al lavoro, trovando soluzioni alternative inviate al sottoscritto a notte fonda ed approvate definitivamente, dopo riti scaramantici atti a scongiurare ulteriori spiacevoli sorprese.

Il D-Day è arrivato dopo un’ultima settimana di tensioni crescenti. Andrà tutto bene? Dimenticheremo qualche lanterna, qualche catena, qualche stazione? Rimarrà soddisfatto il popolo orientista? Avevamo calcolato che per poggiare 32 punti su una superficie di gara abbastanza vasta sarebbero servite almeno due ore e mezza, per cui alle sette del mattino eravamo già sul posto, con armi bagagli, entusiasmo e buona volontà. Però, dopo un’ora e mezza abbondante, ci accorgevamo che forse avevamo privilegiato troppo la precisione a discapito della velocità, non essendo nemmeno a metà dell’opera, cosa che ci costringeva a corse tragicomiche tra una tratta e l’altra, come due viaggiatori che cerchino disperatamente di non perdere l’ultimo treno.

Fortunatamente, dieci minuti prima del via, tutto era finalmente pronto: potevamo rilassarci, girovagando per il percorso, scattando qualche foto ai partecipanti e raccogliendo, via, via, da chi arrivava sensazioni sulla gara. Ovviamente, dopo aver concesso a tutti un congruo periodo di tempo per riprendere fiato da tracciati rivelatisi molto veloci ed impegnativi.

Alla fine, il team elaborazione dati, con Federico Bucci ed Andreina Brandi coordinati da Daniele Guardini producevano i risultati che per il NERO premiavano il “missile” Lluis Vidal Buxeda (CCR), che precedeva Michele Fiocca (CCR) e Lorenzo Galli (Pol. Castello), che in ossequio alla gioventù arrivava senza accasciarsi al suolo, come la maggior parte degli altri; nel ROSSO Giancarlo Saporito (CCR) superava, in una gara combattuta, Edoardo Capitani (Orsa Maggiore) e Margherita Kurschinski (Orientalp); nel BIANCO successo per Donatella Pellegrino (CCR) su Elisabetta Fiorellino (CCR) e Laura Pinto (CCR).

Quando il sapiente Direttore di Gara comunicava che anche stavolta non si registrava nessun disperso, i partecipanti erano già tutti a godersi meritatamente il sole primaverile ed un ristoro quanto mai gradito. Tutti, tranne il tracciatore ed il controllore, impegnati a rimuovere cuffie, stazioni e catene, con ritmo adeguato per poter giungere in tempo a casa, a godersi un pranzo, si spera meritato.

Alessandro Lucarelli

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